Per capire quali possono essere i costi di un divorzio non consensuale bisogna prima spiegare in che cosa consiste un divorzio di questo tipo. La dicitura “non consensuale” indica infatti una situazione ben precisa, nella quale entrambi o uno dei due coniugi non sono concordi nel procedere con il divorzio congiunto, non accettando le condizioni proposte riguardo l’affidamento dei figli, la casa familiare, la suddivisione del patrimonio. Il divorzio non consensuale è anche detto divorzio giudiziale, in riferimento al contesto giuridico in cui il Giudice dovrà intervenire per stabilire, a seguito degli opportuni accertamenti, le condizioni del divorzio stesso.
Il coniuge che intende far valere le proprie ragioni e richieste in Tribunale avrà bisogno dell’assistenza di un avvocato divorzista, preferibilmente specializzato in diritto di famiglia. Questi dovrà lavorare al fianco del cliente per raccogliere e produrre tutta la documentazione richiesta ai sensi della normativa per procedere con la causa di divorzio giudiziale. A seguito della riforma Cartabia, la causa non è più strutturata in due fasi (la prima di comparizione davanti al Presidente e poi davanti al Giudice Istruttore): con l’eliminazione dell’Udienza Presidenziale, il processo è oggi strutturato in un’unica fase in cui tutto deve essere detto e depositato (leggasi prove) in previsione della prima udienza. Questo significa che il ricorso di separazione e di divorzio contenziosi dovrà contenere tutti i documenti, l’allegato completo dei fatti e dei mezzi di prova (documenti, ricevute, foto, testimonianze, ecc…) e degli elementi di diritto sui quali viene fondato il ricorso.

In presenza di figli minori risulta obbligatorio depositare, in particolare, le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni, la documentazione attestante la titolarità di diritti reali su beni immobili e beni mobili registrati, nonché di quote sociali, gli estratti conto dei rapporti bancari e finanziari relativi agli ultimi tre anni. La riforma prevede inoltre che venga presentato al Giudice un piano genitoriale con il quale il giudice stesso possa decidere sull’affidamento dei figli e che descriva, dunque, gli impegni e le attività quotidiane dei minorenni, relative alla scuola, al percorso educativo e scolastico, alle eventuali attività extrascolastiche, alle frequentazioni di parenti e amici.
DIFFERENZA FRA DIVORZIO PRIMA E DOPO LA RIFORMA CARTABIA
Se antecedentemente alla riforma Cartabia era possibile procedere in giudizio anche con un ricorso volutamente “debole” sperando nell’attività conciliativa del Presidente del Tribunale alla prima udienza o, in extremis, potendo produrre nuove memorie in corso di procedimento, con il nuovo rito questo non è più possibile. Obiettivo della Riforma è infatti quello di snellire i procedimenti e giungere ad una decisione celere, mettendo al centro la tutela dei diritti dei figli di genitori separati; e, con tale prospettiva, è richiesto a questi ultimi e ai loro legali di rispettare e agire secondo il principio di leale collaborazione tra le parti. Chiaramente un ricorso giudiziale prevede un investimento economico per coprire le spese di assistenza legale nel procedimento di separazione e divorzio.
Ma i costi spesso non sono solo economici, ma anche emotivi; non è infrequente, inoltre, che la conclusione con sentenza, in sede giudiziale, della causa di divorzio, non coincida con la gestione/trasformazione costruttiva della relazione conflittuale tra i genitori. Assodato quindi che in un divorzio non consensuale i costi economici e non solo sono elevati, forse vale la pena prendere in considerazione la mediazione familiare, quale istituto preventivo, in grado di ridurre tali costi. Ma in che cosa consiste di preciso l’attività di mediazione familiare? E perché può essere la soluzione migliore per contenere i costi?
COME FUNZIONA LA MEDIAZIONE FAMILIARE (ANCHE ONLINE)
La mediazione familiare è un percorso extragiudiziario, volontario, strutturato, di breve durata (min 3- max 12 incontri), dal costo sostenibile, condotto da un mediatore familiare professionista, per la gestione dei conflitti di coppia, la ristrutturazione delle relazioni familiari e la riorganizzazione concreta della vita familiare in vista o a seguito di separazione o divorzio
Avviene in un contesto neutrale, in assenza di giudizio, informale, riservato.
Tende al raggiungimento di accordo (potremmo definirlo piano genitoriale condiviso) costruito dalle parti e accettabile per entrambe, ove è possibile rilanciare un patto genitoriale nell’ottica della co-genitorialità, tutelando il diritto dei figli al mantenimento di relazioni sane e costruttive con entrambi i genitori.
Il lavoro in stanza di mediazione familiare aiuta a prevenire il coinvolgimento e la strumentalizzazione dei figli nel conflitto dei genitori, promuove il dialogo e la trasformazione costruttiva della relazione conflittuale e riduce i costi psicologici ed economici (individuali e sociali) dell’alta conflittualità da cattiva separazione. È importante evidenziare che il tempo del processo giudiziale, orientato ad ottimizzare e ridurre i tempi procedurali, spesso non coincide con i tempi psicologici della separazione, tempi esistenziali necessari per rielaborare la scelta separativa, per attraversare il dolore che inevitabilmente si genera, per riorganizzare una nuovo ménage familiare, che rispetti bisogni ed esigenze delle persone coinvolte, in primis i figli. Tempi che il percorso di mediazione familiare rispetta, accoglie, promuove, costruendo con i mediandi un percorso ad hoc per la loro specifica situazione familiare.
La riforma Cartabia, riconosce il valore dell’istituto della mediazione familiare, valorizzandolo in modo particolare nel novellato art. 337 ter c.c. che prevede che “Il giudice prende atto…degli accordi intervenuti tra i genitori, in particolare qualora raggiunti all’esito di un percorso di Mediazione Familiare”.Oggi come oggi le tecnologie di comunicazione consentono di proporre il percorso di mediazione familiare anche da remoto: la mediazione familiare online dal punto di vista economico, potrebbe rappresentare un’opzione più funzionale, perché in grado di abbattere ulteriormente i costi legati a carburante, parcheggi e servizi vari, come baby sitter, dog sitter, pranzi, ecc.
L’alternativa alla mediazione familiare online e quella in presenza nella stanza di mediazione familiare, nel mio caso presso il mio studio al numero 44 di Corso Promessi Sposi, nella città di Lecco, in posizione strategica vicino al Tribunale. I punti fermi che caratterizzano i miei incontri di mediazione familiare includono:
- Accordo scritto di partecipazione al percorso di mediazione familiare, ove sono condivisi gli obiettivi e le regole del lavoro che insieme si fa in una stanza di mediazione familiare
- Orari flessibili dal lunedì al venerdì e dalla mattina al tardo pomeriggio
- Partecipazione dei soli adulti (i figli minori solitamente non partecipano alla mediazione familiare)
- Possibilità, se necessario, di appoggiarsi alla rete di professionisti con cui collaboro, formata da psicologi, psicoterapeuti, pedagogisti, legali, educatori, ecc.
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QUALE APPROCCIO SEGUIRE PER DIVORZIARE GUARDANDO AL FUTURO IN MODO SERENO?
Come avrai capito se sei arrivato o arrivata fin qui, i costi e le fatiche di un divorzio non consensuale possono essere sensibilmente evitati grazie all’attività di mediazione familiare; o comunque potrebbero risultare costi contenuti, in caso di raggiungimento di un accordo di parziale: si pensi ad es. alla costruzione in stanza di mediazione familiare di un piano genitoriale condiviso, ove si delega al giudice solo la decisione circa gli aspetti economici e di mantenimento.
Non esiste un percorso uguale per tutti: ogni storia separativa, ogni famiglia è diversa per esperienze, sistemi valoriali, bisogni, scelte; e specularmente ogni percorso di Mediazione Familiare è diverso, perché viene “cucito su misura” su ciascuna situazione familiare, tenendo come punti fermi alcuni principi metodologici e deontologici caratterizzanti l’istituto della MF: tra questi serietà, competenza professionale, riservatezza, rispetto, capacità empatiche, equivicinanza a tutti i mediandi, trasparenza nella comunicazione, attenzione ai bisogni ed esigenze di ciascuno, puntualità e continuità del servizio… sono alcuni dei punti cardine che contraddistinguono il mio lavoro e la mia professione.
Sicuramente un percorso di mediazione familiare garantisce un risparmio dal punto di vista economico, a volte anche di tempo, ma offre anche un prezioso guadagno dal punto di vista umano: attraversare la separazione in modo costruttivo, limitando gli effetti dannosi di una conflittualità mal gestita, significa investire in un futuro buono e sereno per sé stessi e per i propri figli. Non dimentichiamoci che un conto è quello che stabilisce il giudice, un conto è quello che decide (o non decide) di fare l’ex coniuge una volta che la sentenza è stata emessa. Attraverso un percorso personalizzato di mediazione familiare si mettono al centro le persone, si accolgono i loro bisogni e sguardi, si provano ad attraversare insieme quelle emozioni dolorose, faticose che impediscono di avere un dialogo costruttivo con l’altro ed insieme si prova a rilanciare un rinnovato spazio di dialogo e di negoziazione per una riorganizzazione funzionale e consapevole della propria famiglia. È qui che si devono concentrare i nostri sforzi, anche e soprattutto se questi sforzi sono indirizzati al benessere ed alla tutela dei diritti dei propri figli.
Un valore aggiunto della mediazione familiare è che l’accordo tra i mediandi raggiunto in tale contesto, sarà sempre un accordo costruito, sperimentato, condiviso con consapevolezza dalle persone e, quindi, più duraturo e rispettato nel tempo, in certi casi, di quello stabilito con una sentenza di divorzio giudiziale. Si ricorda in tale sede che l’accordo costruito in mediazione familiare potrà poi essere trasfuso, con il supporto del legale/dei legali dei mediandi, in un ricorso di separazione e divorzio consensuale. Se hai bisogno di maggiori informazioni sul servizio di mediazione familiare, ti invito a compilare il modulo di contatto che trovi nella pagina dedicata. Puoi contattarmi inoltre al telefono (3494790564) o direttamente via email all’indirizzo di posta info@paolamartinelli.com. Il primo incontro informativo è sempre gratuito e senza impegno: per saperne di più puoi inserire i tuoi dati nell’apposito modulo.
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